giovedì 13 novembre 2014

Le Costituzioni


Il 28 giugno 1969 L. Ron Hubbard redige il seguente articolo (ora pubblicato nella Serie di L. Ron Hubbard, Umanitario, Diritti Civili, Articoli e Saggi - edito da New Era Publications ApS nel 2012), che di fatto mette in guardia i cittadini sulle trappole insite nei cambiamenti che vengono via via proposti alla Costituzione di un singolo Paese.




LE COSTITUZIONI

di L. Ron Hubbard

Una costituzione è un documento legale che istituisce o modifica un governo.

Le costituzioni nazionali sono per la maggior parte messe per iscritto, ma alcune sono solo in parte messe per iscritto e solo in parte comprese. Alcune delle prime costituzioni greche non erano scritte.

Quasi tutte le costituzioni moderne sono incomplete e solo la costituzione dell’Irlanda è vincolante per i capi e i funzionari governativi tanto come per la popolazione. In tutti gli altri stati, politici e funzionari sono “al di sopra della legge”, il che naturalmente dà luogo a un annullamento totale della costituzione, poiché le persone che gestiscono lo stato non sono vincolate dal documento legale che istituisce lo stato, la qual cosa rende le loro costituzioni una specie di “raggiro”. Il divario tra la costituzione e la condotta effettiva del governo è una delle cause primarie delle rivolte.
     
Idealmente, una costituzione è composta da quattro argomenti o parti:

     A. Lo scopo dello stato
     B. La composizione del governo
     C. I diritti dei cittadini
     D. I codici penali

Nel redigere una costituzione, ci si concentra sul renderla attraente. I promotori hanno innanzitutto il problema di persuadere la popolazione di un Paese ad accettare un governo basato su un documento legale.

Come nel caso di molte promesse politiche, lo sforzo di persuadere non è del tutto sincero. Perciò una o più delle parti essenziali di una costituzione vengono omesse e sono in seguito aggiunte come “leggi” da “uomini che la sanno lunga”.

Per esempio, l'unica intenzione dei Padri Fondatori degli Stati Uniti era avere una repubblica, anche se a quel tempo, e da allora in poi, lasciarono intendere di aver fondato una “democrazia”. Una repubblica è una forma di governo in cui le “persone migliori” rappresentano il popolo e agiscono per il "bene del popolo". Una volta eletto, un “rappresentante del popolo” fa quello che vuole, il più delle volte seguendo gli ordini di gruppi d'interesse particolare che hanno finanziato la sua carriera. Una democrazia consiste in un governo esercitato direttamente dal popolo, cosa che si è vista in tempi recenti in Francia, dove nessuna azione importante è stata intrapresa senza referendum popolari.

I politici sembrano avere il problema ricorrente di vedere come dare ad intendere di garantire la libertà, riservandosi, al contempo e di fatto, il diritto al dispotismo. Osserviamo questo fatto in qualsiasi costituzione che omette, oppure in seguito ignora, una delle parti essenziali di una costituzione quando viene presentata al popolo.

L'originale costituzione degli Stati Uniti omise tanto la Carta dei Diritti dei cittadini quanto il Codice Penale. Pochi anni dopo l'adozione della costituzione, la rivolta di Shay e altri disordini obbligarono gli Stati Uniti ad aggiungere velocemente la Carta dei Diritti, conosciuta oggi come i primi dieci emendamenti.

In seguito però i politici lasciarono in seguito perdere la parte A, dicendo: “Il Preambolo della Costituzione non ha nessuna validità legale”, spogliando così lo stato di uno scopo, condannandolo, da quel momento in avanti, all’incoerenza nella formulazione della sua politica e creando un nuovo canale per la tirannia.  

Le costituzioni degli stati australiani vengono spudoratamente ignorate da cima a fondo, e quindi omettono, in un colpo solo, tutte le parti di una costituzione per flagrante negligenza. Queste costituzioni erano puri esempi di semplici montature pubblicitarie nel campo delle relazioni pubbliche e non significavano altro.

La recente costituzione greca non solo è priva delle sue parti essenziali, ma, mentre il referendum che l’approvava ancora sventolava sui tabelloni, il governo l'aveva violata sotto tutti gli aspetti, nonostante il popolo l’avesse accettata. Nel campo delle relazioni pubbliche, è uno dei trucchi più genuini di cui si abbia una documentazione.
     
Una volta che i cittadini accettano una costituzione, essi rinunciano al diritto di agire diversamente.

Quindi, il dispotismo intenzionale può essere ascritto a una costituzione che ometta parti essenziali o che ne deleghi la composizione a una minoranza di privilegiati.

I cambiamenti costituzionali vengono di solito attuati al fine di limitare ulteriormente la libertà e sono di solito accompagnati da disastri.

Il cambiamento del 1905 nella costituzione degli Stati Uniti, che annullò la clausola che proibiva la capitazione [ndr, imposta sull'individuo], spalancò i battenti all’orrendo incubo di un sistema di tassazione del reddito che gestisce i propri tribunali ed emette sentenze di condanna su qualsiasi cittadino, senza tenere in considerazione la Carta dei Diritti.

L’infame legge sul proibizionismo, che vietava le bevande alcoliche, iniziò la tendenza dei finanziamenti alla criminalità ed accelerò il declino di un paese, già morente a causa del cambiamento relativo alla capitazione. Il proibizionismo fu alla fine rimosso dalla costituzione, ma non prima che il crimine fosse ben finanziato.
   
Una costituzione che omette una delle quattro parti essenziali è un invito alla tirannia, poiché le parti mancanti saranno fornite dai legislatori e continuamente cambiate.
   
Non vale la pena stampare una costituzione che non contenga alcuna clausola che permetta al singolo individuo di far perseguire legalmente i singoli membri del governo - eletti, nominati o impiegati -­ che la vìolino, poiché essa diventerà il fulcro della rivolta, dal momento che alimenta nel pubblico la convinzione che il suo governo non sia il suo governo, ma qualcos’altro.

Una costituzione è buona solo se presta una dovuta e ragionevole attenzione a tutti i punti di cui sopra. Altrimenti è negativa ed è anche l’esca di una trappola in cui l’intera popolazione può finire con l’essere oppressa.

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