mercoledì 15 ottobre 2014

Cercare di capire il Medio Oriente


Ogni giorno leggiamo notizie che riguardano il Medio Oriente ed è diventato difficile orientarsi per comprendere cosa stia realmente accadendo.

Ci sono alcuni elementi che possono aiutarci in questo tentativo.

Prima di tutto, le elezioni americane: il prossimo 6 novembre per Obama c'è il rischio di perdere la propria maggioranza; i Democratici dovranno tenere in considerazione la politica da adottare in Medio Oriente, soprattutto sulla faccenda del Nucleare (Iran), e nessun risultato è da escludere.

Altro elemento importante, questa volta legato al passato, è che gli alleati dell'Occidente sono sempre stati i Sunniti, ed ora è in corso una guerra tra sunniti. La mappa riporta infatti con il colore verde la presenza dei Sunniti nell'area.

Perchè la guerra attecchisce in Iraq?
Dopo la guerra in Siria, cominciata nel 2011 per rovesciare Assad, in Iraq sono iniziate le violenze da parte delle milizie sunnite dello Stato islamico contro le minoranze religiose. In realtà la guerra ha trovato terreno fertile in Iraq perché il Paese non si è ancora stabilizzato dopo la caduta di Saddam Hussein.

Ultimo elemento conoscitivo è che gli americani sono capaci (e l'hanno dimostrato più volte), di far cadere i dittatori, purtroppo non sono in grado di prevedere chi prenderà il potere il giorno dopo, l'Isis? L'organizzazione terroristica Al Qaeda?

L'Italia non è proprio uno “spettatore”.
I servizi segreti marocchini svelano: "Sventato un attentato qaedista". I dettagli sono stati rivelati nei giorni scorsi da Mohamed Yassine Mansouri, capo degli 007 di Rabat, “La cellula era marocchina e interagiva con alcuni fiancheggiatori in Italia. Siamo riusciti a fare un buon lavoro. Il gruppo è stato messo nelle condizioni di non nuocere". Cosa vorrà dire?

L. Ron Hubbard, come esordio di “Causa e prevenzione delle Rivoluzioni” scrive:
Quando le cose non vanno bene, quando la popolazione , incapace di percepire il motivo, scivola in uno stato apatico al di sotto della capacità di percepire, quando una cultura, già fuorviata, scivola sempre più in direzione della rovina, è davvero una fortuna per la nazione avere persone dotate della capacità di riconoscere l'approssimarsi della rovina e del coraggio di farsi sentire.”

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